Prestito con obbligo di riscatto: cos’è e come funziona

Il prestito con obbligo di riscatto è una formula che obbliga l’acquirente ad acquistare un determinato bene dopo aver goduto delle sue prestazioni per un determinato periodo.

Questo metodo di acquisto è molto utilizzato nel calciomercato per la compravendita dei calciatori. Il prestito con obbligo di riscatto consiste nell’acquisto, ad esempio di un calciatore, con la formula del prestito, generalmente oneroso, per un periodo temporale che potrebbe essere annuale o biennale, per poi essere obbligatoriamente riscattato alla fine di tale periodo.

Facciamo un esempio concreto per capire meglio come funziona

Una società X acquista un calciatore con questa formula, con un prestito oneroso, ad esempio di 2,5 milioni di euro, e fissa con la società Y che vende, il prezzo di acquisto obbligatorio finale (ammettiamo di 25 milioni di euro) che avverrà alla fine del periodo di prestito (generalmente annuale o al massimo biennale).
Alla fine del prestito, il prezzo del riscatto obbligatorio sarà composto dalla differenza ottenuta dalla sottrazione tra 25 milioni e 2,5 milioni, ossia 22,5 milioni di euro.

In origine esisteva la formula del prestito con diritto di riscatto, ossia una formula che dava all’acquirente, alla fine del prestito, la possibilità di scegliere se riscattare o meno il bene avuto in prestito; una sorta di compravendita nella quale compro solo se mi è piaciuto, altrimenti lo restituisco senza battere ciglio.
Il prestito con obbligo di riscatto, giuridicamente non ha valenza perchè non esiste, non è contemplato da nessun regolamento vigente, legge o normativa della Figc o della Fifa.

L’unica soluzione contemplata è quella del prestito con il diritto di riscatto dell’intero cartellino del calciatore, quella che contemplava l’acquisto della metà dello stesso è stata dichiarata illeggittima a partire dalla prossima sessione di calciomercato.

Questa formula talvolta viene disattesa dalle società proprio per il fatto che non esiste un qualcosa che effettivamente la regolamenti in maniera ufficiale.
Esistono due sistemi che possono, per così dire, giustificare il prestito con obbligo di riscatto.

Il primo è quello denominato gentlemen agreement (accordo tra gentiluomini), un accordo che si basa sulla fiducia tra le due parti, una sorta di parola d’onore che va rispettata, ma che non fornisce di fatto nessuna reale garanzia.

L’unica forma che potrebbe “giustificare” l’obbligo del riscatto è quella per cui tramite una scrittura privata tra le due parti, acquirente e venditore, si dimostri che esista un effettivo obbligo di riscatto.

Questo espediente consente all’acquirente di non mettere a bilancio la spesa per il giocatore, tranne il suo stipendio.
Insomma un prestito che potremo anche definire opzionale, anche perchè da una lettura meramente giuridico-normativa, non esiste nulla di scritto che possa avvalorare tale formula.