Consolidamento debiti

Può accadere, per far fonte alle spese di tutti i giorni, di dover accedere a prestiti finalizzati o personali, ad esempio, per l’acquisto di arredamento, di un nuovo elettrodomestico, oppure di aver bisogno di un semplice prestito personale per motivi di liquidità, per una spesa improvvisa o una visita medica particolarmente costosa. Può capitare, quindi, di rimborsare più rate contemporaneamente, con notevole difficoltà sia sotto il profilo gestionale che economico, con tassi e finanziamenti onerosi.

Per agevolare le operazioni di rimborso del debito residuo, ottenere una soluzione unica per i diversi finanziamenti attivi ed abbassare la rata mensile, è possibile richiedere il consolidamento debiti, ovvero una formula di finanziamento che consente di raggruppare le diverse rate unificandole in una sola rata mensile. Tramite il consolidamento debiti, quindi, vengono chiusi i diversi prestiti attivi e si accede ad un nuovo finanziamento complessivo. Le modalità, le condizioni e la frequenza delle rate viene stabilita in sede di trattativa tra l’istituto erogante ed il cliente.

Il consolidamento debiti è un’operazione di prestito non finalizzato e fornisce al consumatore uno strumento estremamente comodo e conveniente per la gestione di più finanziamenti contemporaneamente. L’accorpamento delle singole rate in un unico costo mensile consente di rivalutare la durata del piano di ammortamento ed ottenere rate di importo più contenuto. Ne derivano una serie di vantaggi, come l’applicazione di un unico tasso di interesse, una sola rata cumulativa e l’estinzione dei diversi prestiti. Grazie al consolidamento debiti il cliente può rivedere in sede di trattativa tutti i fattori contrattuali, condizioni, durata e regime di interesse.

Possono fare domanda di consolidamento debiti sia lavoratori dipendenti che autonomi con cittadinanza italiana: non può essere concesso, invece, a soggetti protestati. Ai fini dell’erogazione del nuovo finanziamento è necessario fornire una dettagliata documentazione contenente un documento di identità in corso di validità, CUD (per i lavoratori dipendenti) o 730 (nel caso di lavoratori autonomi), copia dell’ultima busta paga e la certificazione inerente ai diversi prestiti attivi.