Doppia Cessione del Quinto. Quante cessioni del quinto si possono fare?

La cessione del quinto dello stipendio o della pensione risulta essere un tipo di finanziamento che viene richiesto da un grande numero di persone che vorrebbero fare affidamento su questo prestito che possiede diversi vantaggi.

In molti, però, si accorgono che un solo quinto del loro redditto risulta essere insufficiente per poter far fronte ad alcune spese che potrebbero essere viste come impreviste o comunque necessarie e per tale motivo si punta alla richiesta di una doppia cessione del quinto.

Vediamo se questa soluzione risulta essere possibile da adottare oppure se occorre sfruttare altre tipologie di finanziamento per avere ulteriori liquidità.

Una cessione del quinto doppia: possibile oppure no

Quando si parla di doppia cessione del quinto dello stipendio, ovvero dell’opportunità di poter richiedere un’ulteriore somma di denaro con trattenuta automatica sulla busta paga, occorre mettere in risalto il fatto che, questa opzione, risulta essere possibile solo in parte.

Si deve infatti sottolineare il fatto che una doppia cessione del quinto è impossibile da attuare per legge: le normative in vigore parlano infatti di un solo finanziamento che prenda questo nome e che rispetti tutte le diverse regole che lo caratterizzano.

Ma attenzione: questo non significa infatti che il dipendente non potrà accedere ad un ulteriore finanziamento che rispecchi perfettamente le sue esigenze e che sia similare alla cessione del quinto.

In questo caso si parla di delegazione di pagamento, ovvero di un ulteriore finanziamento con trattenuta in busta paga che risulta essere quasi uguale alla cessione del quinto.

Pertanto alla domanda principale, ovvero se si possono avere due cessioni del quinto sullo stipendio, occorre rispondere in modo negativo visto che questa soluzione è impossibile da adottare, ma occorre aggiungere che sarà possibile fa ricorso su questo finanziamento aggiuntivo che appunto è simile alla cessione del quinto.

La delegazione di pagamento: in cosa consiste

La delegazione di pagamento risulta essere un prodotto finanziario che ha dei punti in comune con la cessione del quinto, anche se si tratta di una soluzione che prende un nome differente e che possiede delle caratteristiche uniche che contraddistinguono appunto questi due particolari prestiti.

I punti in comune sono molto semplici da notare: anche in questo caso viene effettuato un calcolo che risulta essere preciso e che permette al dipendente di scoprire sia importo che durata del finanziamento.

Anche in questo caso la trattenuta verrà effettuata sulla busta paga in modo praticamente automatico: si tratta di un prelievo che viene effettuato in maniera forzosa senza che il dipendente debba effettuare il pagamento mediante mezzi classici.

Ovviamente si deve sottolineare il fatto che questa particolare tipologia di finanziamento deve essere verificata, ovvero si devono prendere in considerazione i classici elementi che contraddistinguono la cessione del quinto come l’età anagrafica.

La prima differenza con la cessione del quinto

Parlando delle differenze con la cessione del quinto, la prima che contraddistingue la delegazione di pagamento consiste nel semplice fatto che essa potrà essere richiesta solo ed esclusivamente dai dipendenti pubblici.

I pensionati, infatti, non vengono presi in considerazione nel momento in cui questi devono richiedere un ulteriore finanziamento.

Si deve parlare del fatto che questo prestito viene esaminato attentamente dall’azienda e che quindi i pensionati, essendo di fatto usciti dal mondo del lavoro, non possono accedere a questa ulteriore risorsa che riesce ad offrire degli ulteriori fondi che garantiscono la possibilità di affrontare delle particolari spese.
Pertanto si tratta di un finanziamento che risulta essere esclusivo e che viene erogato solo dopo un attento tipo di studio da parte dell’azienda per la quale lavora quel dipendente.

Un finanziamento non di diritto del lavoratore

Altra grande differenza che contraddistingue la cessione del quinto dalla delegazione di pagamento consiste nel semplice fatto che, questa, non è un diritto del lavoratore.

Se nel primo caso, ovvero quando il dipendente richiede la cessione del quinto, l’azienda si trova quasi costretta a doverla concedere al lavoratore stesso, nel caso della delegazione di pagamento l’azienda potrebbe rifiutarsi ed impedire al suo dipendente l’accesso ad un’ulteriore somma di denaro.

Questo in quanto posso essere sorti dei problemi di natura economica col dipendente o semplicemente l’azienda non vuole accollarsi un debito ulteriore nei confronti del lavoratore.

Inoltre pure le diverse compagnie bancarie potrebbero respingere la domanda di una delegazione di pagamento per quel cliente.

Questo potrebbe accadere sia in quanto si hanno problemi con l’azienda, comprese antipatie varie e problematiche di natura differente da quella strettamente economica, oppure non vi è la possibilità di erogare altri soldi nei confronti della stessa impresa.

Di conseguenza la delegazione di pagamento risulta essere molto differente e complessa da ottenere, visto che si devono prendere in considerazione diversi aspetti ulteriori che risultano essere importanti e che potrebbe precludere la possibilità di ottenere tale prestito.

Un finanziamento anche in caso di pignoramento

Un fatto molto importante consiste nella situazione che potrebbe caratterizzare quel dipendente: la delegazione di pagamento potrebbe essere concessa anche nel caso in cui il lavoratore dovesse essere soggetto a procedure di pignoramento dei suoi beni o dovesse rientrare nella categoria dei cattivi pagatori.

Questi particolari dettagli vengono considerati solo in maniera quasi secondaria visto che il finanziamento verrà restituito dal lavoratore mediante trattenuta su busta paga.

Se si fosse trattato di un prestito classico il lavoratore potrebbe aver delle difficoltà nel ricevere una somma di denaro per poter far fronte ad ogni spesa.

Pertanto, con la delegazione di pagamento, vengono prese in considerazione solo ed esclusivamente le varie tipologie di dati relativi all’ambito lavorativo di quel dipendente e non quelle personali che potrebbero riguarda anche la situazione economica dello stesso lavoratore.

Di conseguenza è facilmente notabile come la cessione del quinto potrebbe essere raddoppiata grazie alla delegazione di pagamento che, sostanzialmente, risulta essere una seconda cessione seppur con mezzi differenti per quanto riguarda l’analisi che viene effettuata e l’erogazione stessa della somma di denaro, la quale risulta essere maggiormente complessa da ottenere visti tutti i dettagli che devono necessariamente essere presi in considerazione.