Prestiti: attenzione alle truffe

Un tasso usuraio attraverso finanziamenti che passano attraverso la cessione del quinto stipendio.

È quello che è capitato a un pavese di 74 anni che aveva richiesto un prestito di circa settemila euro e che si è visto chiedere, in restituzione, circa 21mila euro. Un tasso del 30%. Per questo l’uomo si è rivolto alla Federconsumatori. E non è il primo. Federconsumatori afferma di ricevere almeno due telefonate al mese di questo tipo, ma poi le persone non arrivano alla denuncia. L’Associazione ha scritto al Ministero dell’Economia e delle Finanze, alla Guardia di Finanza di Pavia, alla Prefettura e alla Finanziari per denunciare i tassi usurai applicati a questo tipo di finanziamento.

«A chi contrae un prestito si chiede obbligatoriamente di sottoscrivere un’assicurazione. Nel calcolo del tasso effettivo globale di alcuni oneri di spesa, che fanno parte integrale del contratto e del calcolo delle rate di rimborso del finanziamento, però non viene conteggiata l’assicurazione. La legge per noi è chiara, perché recita all’articolo 1 che per la determinazione del tasso di interesse usuraio si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate all’erogazione del credito. Non è quindi possibile un’altra interpretazione che escluda l’assicurazione dai conteggi d’usura», ha spiegato il presidente di Federconsumatori Mario Spadini.

Nel caso della persona in questione, invece, si trattava di un prestito da 7240 euro che doveva essere rimborsato con 120 rate da 181 euro: si arrivava a oltre 21 euro, con un tasso del 31%. Il tema dei prestiti è molto delicato e bisogna fare attenzione a chi ci si rivolge prima di sottoscrivere un contratto, fa sapere l’associazione.