Preventivi prestiti e finanziamenti: cosa guardare e come scegliere

Quando si deve scegliere un prestito o finanziamento i dubbi sono molti.  L’impegno economico richiesto dai finanziamenti è spesso difficile da valutare in piena consapevolezza, soprattutto perché ci si assume un impegno formale, che potrebbe condizionare le scelte di spesa future e per questo si deve avere la consapevolezza di fare la scelta giusta.

Le informazioni fornite dalla banca o dalla finanziaria devono essere chiare e trasparenti , come indicano le direttive che la UE ha costretto gli istituti di credito a rilasciare il modulo Secci ,che a sua volta ha creato un grande impatto proprio sul modo di compilare la richiesta di preventivo.

Ma andiamo con calma. La prima cosa é capire i tipi di prestito che più conveniente ad ogni caso.

La prima cosa da considerare è la natura del prestito di cui si ha bisogno veramente:piccoli prestiti o prestiti di medio-lungo periodo. Nel caso di una immediata esigenza di illiquidità, e di importo contenuto, è meglio accendere un prestito veloce o un piccolo prestito, e non solo per la maggiore facilità e rapidità di erogazione, quanto per il fatto che non è economicamente conveniente.

Infatti, protrarre il pagamento della rata per un tempo eccessivamente lungo, se non richiesto dalle contingenze, porta ad aumentare del peso degli interessi, che usando l’ammortamento alla francese, tenderanno a crescere tra l’altro in modo considerevole. Quindi in questo caso va considerata molto rilevante la convenienza in senso economico.

Allo stesso modo però, se un piano di ammortamento più breve porta ad una grande difficoltà nel rimborso della rata, allora bisogna considerare la convenienza a livello d’opportunità e sostenibilità del rimborso, mettendo in secondo piano la convenienza meramente economica.

Sostanzialmente i prestiti per le persone fisiche possono essere: prestito personale, prestito finalizzato o cessione del quinto dello stipendio.
Per piccole somme ci sono anche le carte di credito a rimborso rateale e le le carte di credito a rimborso rateale.

Prestito Personale

Il prestito personale è disciplinato dalla normativa sul credito al consumo e, differentemente dal prestito finalizzato, prevede la corresponsione della somma di denaro (sotto forma di assegno circolare o bonifico) direttamente nelle mani del cliente consumatore.

Questo tipo di prestito può essere erogato tanto dalle banche come dalle finanziarie. Non hanno un vincolo con l’utilizzo del denaro, non ha collegamento fra la somma versata ed il bene o servizio che si intende acquistare, quindi può anche essere utilizzato per la compra di diversi oggetti non collegati fra loro, o per qualsiasi altro uso. Anche se nella fase istruttoria il consulente potrebbe richiedere, in modo informale, la finalità del finanziamento.

In basse alla normativa, questo é un prestito riservato ai consumatori, Quindi , non può essere concesso ad impresse o persone che intendono finanziare la propria attività.

L’importo del credito ai consumatori è compreso fra 200 euro e 75.000 euro, la durata é compressa tra i 12 e i 120 mesi, con pagamento rateale solitamente dii forma mensile.

Normalmente il prestito personale non prevede la prestazione di garanzie, come la ipoteca, nei casi di importi elevati e persone considerate ad alto rischio di insolvenza, come i lavoratori a tempo determinato o a progetto, possono chiedere delle garanzie personali, come la firma di un coobbligato che si obbliga direttamente verso la finanziaria in caso di insolvenza del titolare, o una assicurazione del credito che sarebbero delle polizze vita o impiego, con cui le finanziarie assicurano il rimborso del capitale in caso insolvenza del debitore dovuta a premorienza, invalidità temporanea o permanente, perdita del posto di lavoro.

Prestito finalizzato

Come dice il nome, il prestito finalizzato, viene erogato con un fine preciso, la compra diretta di un bene. In genere, in questo prestito é molto veloce da ottenere e può essere stipolato direttamente dal rivenditore del bene o servizio, grazie alla stipola di convenzioni con una o più finanziarie, o dalla banca del interessato che chiederà di specificare nel contratto la finalità del finanziamento richiesto.

Anche nel caso che il finanziamento sia stipulato dal rivenditore il contratto di acquisto del bene o servizio e il contratto di finanziamento sono due cose distinte: il contratto di acquisto riguarda il consumatore ed il venditore, il contratto di finanziamento riguarda il consumatore e la agenzia di credito.

Secondo le normative l’importo erogato é pari al prezzo del bene al momento dell’acquisto. Conveniente per somme piccole / medie. Ed il pagamento di quanto finanziato avviene in forma rateale di solito mensilmente ad rate costanti ( alla francese).

Il tasso applicato è normalmente fisso.

Contrariamente al credito personale, la somma viene versata direttamente al venditore del bene o servizio, non passa dal richiedente, e per questo l’importo coincide con il prezzo del bene acquistato.

In questa categoria ricadono, per esempio, i finanziamenti per l’acquisto dell’auto ottenuti direttamente presso la concessionaria.

Il prestito finalizzato, differentemente dal mutuo, non prevede la prestazione di garanzie reali, ma come nel prestito personale, glie enti finanziatori possono richiedere garanzie personali come la firma di un coobbligato.

Cessione del quinto

Il prestito contro cessione del quinto dello stipendio è un prestito non finalizzato all’acquisto di un specifico bene o servizio ed é disciplinato dalla normativa sul credito al consumo. É un finanziamento destinato a coloro che percepiscono un reddito da lavoro dipendente, pubblico o privato, o da pensione.

La cessione del quinto dello stipendio può essere richiesta dai lavoratori dipendenti pubblici, lavoratori dipendenti privati, pensionati pubblici o privati, lavoratori a tempo determinato, ma la durata del finanziamento non può eccedere la scadenza del contratto di lavoro; lavoratori “atipici”; lavoratori autonomi, se caratterizzati da una prestazione di opera, continuativa e coordinata di durata non inferiore a dodici mesi (per es. agenti e rappresentanti commerciali, collaboratori coordinati e continuativi, collaboratori a progetto).

Nel caso dei dipendenti pubblici, il datore di lavoro è obbligato per legge ad accogliere la richiesta del dipendente di cessione del quinto, mentre nel caso dei dipendenti privati, il datore di lavoro può rifiutarsi di accogliere la richiesta del dipendente.

La somma erogata viene resa disponibile direttamente dalla banca o dalla finanziaria al richiedente che potrà, successivamente, utilizzarla per qualsiasi tipo di spessa familiare o acquisto.

Prevede rate di importo fisso non superiori alla quinta parte dello stipendio che vengono rimborsate automaticamente grazie alla trattenuta diretta sulla busta paga; di conseguenza, l’ente finanziatore riceverà i rimborsi direttamente dal datore di lavoro. Tuttavia, il rimborso del prestito si estende anche al Trattamento di Fine Rapporto maturato e, successivamente, alla pensione o ad altro assegno continuativo equivalente.

L’importo della cessione del quinto dello stipendio cambia d’accordo con il reddito del richiedente, già che il limite di importo della rata non può eccedere la quinta parte dello stipendio mensile al netto delle ritenute fiscali.

Di solito viene richiesto per grandi somme di denaro.

La durata massima di questo finanziamento sono 120 mesi, o sia 10 anni.

La cessione del quinto prevede un tasso di interesse fisso e un rimborso alla francese, o sia, ad rate costanti, composto da una quota di interessi decrescente e una quota capitale crescente.

La cessione del quinto è un finanziamento garantito ma non prevede la prestazione di garanzie reali (pegno o ipoteca); la garanzia principale è rappresentata dal reddito da lavoro dipendente infatti le rate vengono trattenute direttamente dalla busta paga. Oltre alla stabilità del posto di lavoro l’ente finanziatore potrà contare, in caso di insolvenza, sia sul TFR, maturato dal dipendente che sulla stipula obbligatoria di due polizze assicurative che andranno a sanare il debito qualora il TFR non sia sufficiente.

Carta di credito rateale

Le carte di credito sono documenti elettronici (carte di plastica contenenti un microchip) che consentono al titolare di effettuare pagamenti attraverso i terminali installati negli esercizi commerciali convenzionati di ottenere anticipi di contante presso gli sportelli Atm (Bancomat).

Queste operazioni non possono superare il massimale mensile accordato, cioè la somma dell’affidamento. L’addebito di queste operazioni viene suddiviso in rate che il titolare pagherà alle scadenze definite, di norma mensili, insieme agli interessi maturati nel periodo.

Il credito ottenuto con una carta di credito si definisce “rotativo” poiché il titolare della carta di credito rateale può utilizzare in modo continuativo l’importo ottenuto. Ogni volta che paga una rata, l’importo versato può essere nuovamente utilizzato senza attendere il rimborso dell’intera somma utilizzata.

L’assenza di un finanziamento predefinito nell’importo genera l’assenza di un piano di rimborso come nei prestiti personali. Per le carte di credito, il titolare e il finanziatore decidono una rata in percentuale dell’importo utilizzato alla fine del mese (per esempio rata del 10%).
Gli interessi vengono calcolati sul totale degli utilizzi mensili della carta che non sono, interamente o parzialmente, saldati.

Credito in conto corrente

L’apertura di credito in conto corrente è una linea di credito rotativa in cui il rimborso, (anche parziale) delle somme utilizzate non determina la fine del finanziamento ma il ripristino del fido che può essere nuovamente utilizzato dal cliente nei limiti dell’ammontare concesso.
L’apertura di credito in conto corrente, pur essendo un vero finanziamento, dovrebbe essere utilizzata per fare fronte a temporanei fabbisogni di denaro (causati da spese impreviste o da momentanee necessità, destinate a essere coperte dallo stipendio successivo).
I consumatori possiedono la massima discrezionalità di utilizzo del fido ottenuto, senza vincoli di sorta sia nelle scadenze che nelle modalità di restituzione.

Cosa controllare nelle polizze assicurative prima di firmare.

Dopo aver scelto il tipo di finanziamento si deve valutare se la proposta del ente é conveniente si deve seguire queste 5 regole:

1. Controlla il TAN

Con la sigla TAN ( tasso Annuo Nominale) si indica niente altro che il tasso di interesse che le banche utilizzano per fissare l’importo delle rate che dovrai pagare mensilmente. Quindi, quanto più basso é il TAN, più conveniente sarà la rata del prestito. Questo può essere fisso o variabile.

2. Controlla le spese accessorie

Se il TAN fosse l’unica cosa da pagare, sarebbe un gioco da ragazzi valutare in prestito. Le spese accessorie che le finanziarie includono nel corso del prestito sono strettamente legate al rimborso del capitale e al pagamento degli interessi.

Le principali sono: Spese di incasso e gestione rata; spese di istruttoria; l’imposta di bollo; chiusura pratica; costo per le comunicazioni periodiche ;costi dovuti agli intermediari del credito; e il costo di un’eventuale assicurazione.

Tutte queste spese vengono raggruppate nella sigla TAEG ( tasso Annuo Globale),
Il TAEG, formato dal TAN e dalle spese accessorie, riassume in valore percentuale il costo reale di un prestito e ti consente di capire immediatamente la convenienza del finanziamento.

3. Controlla il bisogno e il costo della assicurazione.

Non sempre sottoscrivere una assicurazione è d’obbligo, quindi prima di firmare controlla se la sottoscrizione é facoltativa o meno.

La copertura assicurativa è un costo che va a incidere indubbiamente sul valore della rata, ma può essere valutato come l’opportunità di avere una maggiore tranquillità nel tempo, già che serve a tutelarsi dal rischio di in solvenza consentendoti di sostenere l’impegno economico preso anche al verificarsi di eventi negativi (malattie gravi, infortuni permanenti, decesso e/o improvvisa disoccupazione).

4. Presenta un garante.

Il garante pone la sua firma sul contratto in qualità di fideiussore. La sua responsabilità è di garantire il regolare pagamento delle rate nel caso in cui tu non possa più far fronte all’impegno economico preso.

La sua presenza non é sempre un obbligo, ma rappresenta una sicurezza in più per la finanziaria cosa che contribuisce a facilitare l’erogazione del credito.

5. Più lungo il prestito più piccole le rate

Per le finanziarie la cosa più importante è la sicurezza di essere rimborsati. Quindi loro valutano la tua capacità di rimborso esaminando il rapporto tra rata e reddito percepito e controllando che questo non superi il 30% del reddito totale.

Quanto più piccola la rata, più facile ottenere il prestito.Prima di sottoscrivere il prestito controlle la sua effettiva capacità di restituire il finanziamento nelle modalità previste e al confrontare le tante proposte del mercato, controlle le seguenti informazioni che sono obbligatorie nel suo contratto:

  1. il TAEG;
  2. l’importo della rata;
  3. il tipo di tasso di interesse applicato, fisso o variabile, tenendo conto che quest’ultimo può aumentare nel tempo;
  4. il costo totale del credito (somma di tutti gli oneri e interessi dovuti);
  5. l’importo complessivamente dovuto dal consumatore (importo del finanziamento più spese e interessi);
  6. la durata del finanziamento e il numero delle rate.