Prestiti senza busta paga, cosa sono e come funzionano

Un tipo di prestito che potrebbe interessare a molti è il prestito senza busta paga.

La crisi economica negli ultimi tempi ha coinvolto sempre più persone che si trovano facilmente senza lavoro ma con una famiglia da mantenere. Questo è uno dei motivi che spinge a chiedere un prestito pur non essendo in possesso di una busta paga.

Per chi è lavoratore autonomo a tale mancanza si rimedia facilmente presentando una dichiarazione dei redditi che dimostra in maniera inequivocabile che il soggetto in questione possedere un reddito, alto o basso che sia.

Per i disoccupati invece il problema si fa serio. Le banche non concedono prestiti senza avere delle garanzie in cambio. Esistono due o tre modi per uscire da questo impasse.
Per poter richiedere un finanziamento in piena autonomia bisogna possedere un immobile che sarà ipotecato dalla banca per garantirsi la restituzione della somma erogata in caso di inadempienza. Questa situazione è rischiosa per il proprietario dell’appartamento perché rischia di dover affrontare un pignoramento che potrebbe fargli perdere il bene, anche se non riesce a pagare una unica rata.

Se la casa invece è affittata le cose cambiano. Si può offrire il canone come garanzia mantenendo così la piena proprietà dell’immobile.

Nel caso non si possegga alcun bene è necessario che una terza persona si renda garante, cioè sia disposta a versare le quote relative alla somma ottenuta se la persona che ha contratto il prestito non è in grado di fare fronte. Normalmente sono i genitori o altri parenti che si prestano ad accettare queste condizioni.

In qualsiasi caso si tratta comunque di ottenere una somma non ingente. Si parte da un minimo di qualche centinaio di euro per arrivare ad un massimo di cinquemila.

Molti istituti di credito permettono di inoltrare la richiesta di prestito tramite internet e in pochi giorni forniscono una risposta, riservandosi di richiedere la documentazione cartacea atta al completamento della pratica prima di predisporre il bonifico
Altra soluzione, ma non certo la più economica, è richiedere di una carta di credito revolving che di solito ha il vantaggio di permettere il rimborso tramite rate mensili minime ma con spese di gestione elevate, con un TAEG che in certi casi può arrivare al 25 %.

Infine si può richiedere un prestito cambializzato, cioè si ottiene il prestito dietro presentazione di cambiali che sono a tutti gli effetti degli atti protestabili e quindi il debitore è perseguibile per legge.
Un problema da non trascurare, in caso di insolvenza, è che il cattivo pagatore viene inserito nella banca dati del CRIF dove rimarrà registrato per almeno cinque anni impedendogli l’accesso per l’intero periodo a qualsiasi forma di prestito.

In conclusione i prestisti senza busta paga sono dedicati a chi non ha un lavoro dipendente e quindi in grado di offrire una reale garanzia in cambio del finanziamento richiesto. Per ottenere questo genere di presisto si dovrà ricorrere a diverse “scorciatoie” e sono le seguenti:

  • si deve trovare una persona che ci farà da garante in grado di soddisfare le garanzie richieste per il prestito;
  • oppure si devono mettere sul piatto dei beni immobili in grado di coprire le garanzie richieste.

La somma che si può richiedere per questo genere di prestiti varia in base alle disponibilità che si mettono sul piatto e quindi in base alle condizioni economiche del garante o degli immobili in possesso di chi vuole richiedere il prestito senza busta paga.